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160 Parte quarta.

sendogli restato in mano, lo ripose economicamente nel taschino.

— Io ne ho un volume....

— Di chi sono?

— Di un certo Leonardo Guerra.

— Ah!.. aspetti, questo nome non mi è nuovo. Il volume è recente?

— Cinque o sei anni.

— Appunto ne ho letto le critiche sulla Rivista Europea, sull’Eco del Continente e non so in qual altro giornale. Mi hanno interessata moltissimo, anzi volevo leggere il libro, ma subito non l’ho trovato, e dopo, non udendo più parlare del nuovo poeta, lo dimenticai. Me lo porti, me lo porti.

Giovanni assentì col capo.

La mattina dopo Bortolo che passava colla sua timonella la fermò davanti la casa di Bruno e consegnò a Margii il libro da darsi alla signorina per parte del signor Giovanni.

Era un volumetto di duecento pagine in copertina color aria, un po’ sbiadita un po’ polverosa; Editta lo prese con impazienza e trovò che non era nemmen tagliato.

Certo il signor Giovanni lo aveva scoperto, con molta sua sorpresa, dietro qualche sacco di