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128 | Parte terza. |
d’occhio le ragazze perchè non guastassero i tralci. Aveva una camicia bianca, ma nei polsini era già gualcita, e provò un fuggitivo rossore guardando dalla parte di Editta. In quel momento un uomo guidando un carro vuoto entrò nella vigna, Giovanni con una semplicità dignitosa avviò il trasporto dei panieri, fermo al suo posto, attento, prendendone nota su un piccolo taccuino.
Una donna inciampò e cadde. Egli l’aiutò a rialzarsi e le chiese se si era fatta male.
Un vecchio che prendeva poca parte alla vendemmia incominciò il racconto delle vendemmie passate, quelle della sua gioventù. migliori naturalmente — e Giovanni, pur sorvegliando gli altri, lo ascoltava paziente e rispondeva.
Parlava con tutti alla buona, più da amico che da padrone, e poichè queste pratiche famigliari indispettivano Editta, egli si faceva melanconico pensando che tra lui e la fanciulla c’era un abisso.
Sotto a un pergolato di foglie, coi piedi nell’erba e gli occhi sull’orizzonte, Amarilli gustava una gioia placida. L’ammalata le rivolgeva le sue solite domande insulse, noiose, ripetute chi sa quante volte; Amarilli aveva sempre un sorriso per rispondere.