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un grosso banco di quercia annerito — il banco del negozio.
— Ah sì?
— Questo è il divano dove il mio penultimo figlio, Giovanni, stette infermo sette mesi.
— Poverino!
— Quel quadro, vedi, quel quadro ricamato, la madonna dei dolori? Fu il lavoro per gli esami della mia povera Giudittina, l’ultimo anno che stette in collegio.
— Bello!
— Osserva le mani; solamente per le mani lavorò due mesi e mezzo.
— Ooh! Davvero?
E Teresina rimase estatica davanti a tutti quei ricordi, dolcemente commossa; finchè lo zio, pun-