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— Se vi sono? Io crederei... certo, certo vi debbono essere.
La zia Rosa rispondeva placidamente, tenendosi le mani incrociate sull’ampio seno di matrona, a rattenere la mantiglia che la brezza faceva svolazzare.
Quella brezza Teresina la beveva avidamente, tutta sporta fuori del soffietto, insensibile al sole ed alla polvere, accontentandosi di sbattere le palpebre quando non ci vedeva più.
— C’è molto, zia?
— Un altro po’!
Un sediolo, tirato da un puledrino morello, veniva a rotta di collo; pareva un fulmine.
— Si può essere più disperati? — esclamò la