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— Oh le belle pere!... pere!... pere!...

Lo zoppo si allontanava, giù, verso piazza, colla carriola che si lasciava dietro un buon odore, e quasi come un dolce calore di famiglia, di focolari accesi, di bambini allegri col grembialino aperto e teso; odore e calore che si fondevano in una sensazione complessa di benessere, spandendosi lieve, salendo, in quella rigidità bigia di mattino autunnale.

Teresina, alla finestra, seguiva coll’occhio la carriola, e quando non la vide piú, rimase ancora a guardare la strada lunga, colle sue case allineate — quella bianca della Calliope; quella dei Varisi, annerita, e dei Portalupi, tutta gialla, colle cimase delle finestre ad uso marmo; la casaccia larga e bassa, dipinta in rosa, dove abitava il pretore colla sua numerosa famiglia; la casina misteriosa di don Giovanni colle gelosie verdi e la porticina stretta; e poi tutte le altre, in fila, serrate, perdentesi a