Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
— 25 — |
sieme agli altri, e si sporgeva fuori dalla finestra per vedere se passava qualcuno a cui domandare notizie.
Qualche altra finestra, come quella dei due ragazzi, era aperta; donne spaurite vi si affacciavano origliando, temendo sempre i rintocchi della campana che doveva avvertirle di fuggire.
— Sai? — disse Carlino, col riso un po’ melenso dei fanciulloni di quattordici anni — la vecchia Tisbe è in piedi da due ore, colle sue posate d’argento nel grembiale e il cagnolino sotto il braccio.
Teresina non rise.
— Se potessi... — tornò a dire Carlino, ponendo una gamba a cavalcioni del davanzale — solamente una scappata, tanto da vedere. Credi che non sarei capace di scendere dalla finestra?
— Andiamo, via, ci mancherebbe altro.
Gli rispose cosí, a fior di labbro, dritta dritta