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la felicità del momento presente la invadeva tutta. Ma il suo corpo indebolito non reggeva piú alle forti scosse, non poteva stare in piedi; trasse Egidio su un banco della chiesa e gli si pose a fianco, con quell’oblìo di tutto il mondo che la prendeva, sempre, in compagnia di lui.
Parlarono rapidamente delle loro famiglie, della loro posizione.
Teresina, che lo guardava, alla luce morente del giorno, si sentì stringere il cuore scoprendogli, lungo le guancie, due solchi che davano al bel viso una espressione indefinibile di malinconia.
— Mi trovi cambiato? — disse lui improvvisamente, e con un sorriso triste le mostrò i capelli radi sulle tempie.
Ella gli si strinse contro, fino a posargli la bocca sul petto, mormorando:
— Ed io, dunque?
Tacquero, quasi abbracciati, ascoltando i loro respiri, potendo baciarsi, eppure non baciandosi, coi sensi freddi.
— Mi scrivi così di rado...
Ella disse ciò a bassa voce, guardandolo dolcemente per attenuare il rimprovero.
Lui si passò una mano sulla fronte.
— Sono occupato tutto il giorno e gran parte della sera.
— Dove vai alla sera?