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La tristezza di Teresina continuava così muta ma profonda, che negli ultimi giorni di carnevale il signor Caccia, rompendola colle abitudini austere, permise che le figliuole si recassero alla festa da ballo mascherata che si dava in teatro.

Nella sua intenzione di burbero non cattivo, il beneficio doveva essere per la povera afflitta; ma sia per nascondere l’intenzione, sia perché le gemelle avevano oramai una età che imponeva, furono anch’esse chiamate a prepararsi per la serata. E lo fecero con un entusiasmo che Teresina non poteva piú dividere.

Ella guardava con occhio indifferente gli abiti rosa da estate, ai quali le gemelle rinfrescavano le guarnizioni; aveva anch’essa un abito rosa, ma