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di preghiere? E le due sorelle Portalupi, ricevendo il riflesso dell’eleganza della sorella, vestite anch’esse con un abito nuovo, nella aspettativa fiduciosa di un principe? Tutta questa gente non amava, non era gelosa; tutti si godevano in pace la solennità del Natale.
Guardò ancora la sposina Luzzi. Che irradiamento! Lei era felice.
Anche quel tormento finì; uscirono di chiesa, le gemelle davanti, Teresina dietro colla mamma.
Sulla piazzetta Carlino le aspettava, ma insieme a Carlino c’era Orlandi. Teresina non voleva credere a’ suoi occhi; arrossì, poi divenne pallida, poi tornò ad arrossire.
I due giovanotti si accostarono. Orlandi ancora piú bello del solito, spigliato, ridente, collo sguardo che raggiava, con un abbandono sicuro in tutte le movenze.
— Il Natale qui? — gli domandò la signora Soave.
Orlandi rispose, guardando Teresina alla sfuggita:
— Sono venuto a trovare la zia; riparto fra un’ora. Non volevo passare questo giorno senza vederla.
Teresina capì; si appropriò sguardo, parole e intenzione. Avrebbe voluto ringraziarlo lì sul sagrato, sotto quel bel sole d'inverno, in mezzo a tutta quella gente che un momento prima le sembrava nemica.