Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. |
— Non ne hai altri?... delle classi superiori... dell’università?
— Orlandi. Egli è mio amico piú che mai.
Teresina gioiva.
La mattina di Natale, intanto che la mamma e le ragazze finivano di approntarsi per la messa, Teresina già vestita, col suo abito nuovo di lana, col cappellino di feltro grigio, si metteva i guanti ai piedi della scala.
Carlino zufolava sotto il portico.
— Senti Carlino.
— ?
— Ti ricordi una certa fotografia che mi hai mostrata quest’autunno, una donna... così, col braccio stretto alla vita... vestita di bianco?
— Uhum!
— L’avevi nella valigia... ti sembrava molto bella...
— Ebbene?
Teresina stringeva i denti, facendo forza per allacciare il suo guanto, colla testa chinata.
— Dovresti mostrarmela ancora.
— Adesso?
— No, non adesso, quando vuoi.
— Non l'ho piú. Devo averla resa all'Orlandi.
— A Orlandi?