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— Per l'amor del cielo!
Teresina, spaurita, fece atto di chiudere la finestra.
— No, aspetti... mi lasci vedere...
La fanciulla aveva già accostato i vetri, ma non si risolveva a mettervi l’arpione, mormorando nella fessura:
— Si allontani, per carità...
— Aspetti un momento. È Caramella.
Lo zoppo passò, e Orlandi, fingendo indifferenza, si pose a costeggiare cautamente il sentiero, come se volesse evitare di bagnarsi i piedi. Quando Caramella fu abbastanza lontano per non destare piú sospetti, Orlandi supplicò:
— Un’ultima parola...
Teresina riaperse i vetri.
— Mi dica che mi vuol bene anche lei!
Questo, Teresina non lo disse; ma sospirò e tremò per modo e strinse così soavemente le mani del giovane, che costui non le chiese altro.
— Buona notte.
— Buona notte.
— Pensi a me...
Silenzio eloquentissimo, prolungatissimo.
— Addio.
— Addio.
Però non si staccavano.
— Verrò presto...