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Le signore che stavano sedute colle gonne rialzate da terra, attorcigliate intorno alle gambe, cercavano di non muoversi, socchiudendo gli occhi in un mistico raccoglimento; ma un ombrello che cadeva, un gomito sgarbato contro la tesa del loro cappellino, le obbligava a scuotersi, a farsi da parte.

Quando tutti furono accomodati e il respiro dei dormienti salì, ora lieve ora fischiante, da quella moltitudine di persone, perdendosi sotto le alte navate, come un accompagnamento corale alle parole del predicatore, e Teresina si sentì quasi sola, un pensiero venne a tenerle compagnia — il solito pensiero che da un mese le stava fisso nel cervello, che la accompagnava nelle sue faccende domestiche, che la seguiva per la via, che si coricava con lei tutte le sere, e ch’ella trovava, ogni mattina, per il primo sul guanciale.