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Tornò indietro, scusandosi colla signora, riprendendo rassegnata il suo posto di Cenerentola, vedendo già sulla bocca delle gemelle un maligno sorriso di compiacenza.
— Quanti capricci! — disse Carlino; e, prendendo la bimba per le spalle, la fece piroettare all'indietro; indi chiuse la porta.
In fondo Teresina andava senza entusiasmo a fare quella passeggiata, avrebbe preferito restare in casa e non vedere il nicchio delle gemelle e non udire gli strilli dell’Ida.
Però, quando fu uscita dall'abitato, davanti al bel viale che si perdeva a vista d’occhio, sotto il cielo rosseggiante dei fuochi del tramonto, nella calma della pianura silenziosa, fu presa da quel dolce benessere che la invadeva sempre nei rari momenti in cui, secondo la sua espressione, faceva la signora. Alle ultime case del paese, Orlandi era sbucato fuori, e accompagnandosi con Carlino, precedeva le due donne. Era la prima volta che Teresina si trovava con Orlandi, la prima volta che lo vedeva bene.
Alto e ben fatto, il suo portamento aveva la disinvoltura graziosa e fiera di una persona perfettamente equilibrata: ogni suo movimento rispondeva con armonia