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mento in luogo di voce, infiorando d’una malinconia soavissima il racconto de’ suoi amori collo studente.
Teresina era rapita in estasi; il bello dell’arte si rivelava al suo cuore, già aperto all’amore. Ella seguì con ansia angosciosa lo svolgersi dell’azione drammatica; si spaventò al ratto di Gilda, pianse [immagine da inserire]con Rigoletto, ebbe sdegno e disprezzo per i cortigiani, e attese, palpitante, il ritorno di Gilda sulla scena.
Qui tornò a stendersi un velo nella sua mente. Fu tentata di chiedere, perché Gilda si mostrasse tanto disperata per trovarsi in casa del duca; un vago istinto le suggerì che la sua domanda era ridicola, e tacque, meditando.