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— Signor sindaco, se permettesse una processione in onore di San Giovanni Nepomuceno, che è sopra alle acque e ha fatto dei miracoli...
Il sotto-prefetto interruppe: — Che fanno qui le donne? Via le donne. Andate a casa. E i bambini? Anche i bambini? Via i bambini. Via, via, via. Andate a casa.
Il sindaco lo rabbonì dicendogli piano: — Che mai vuole che facciano alle loro case? se non possono nemmeno coricarsi in questa notte sciagurata!
— È vero; è vero; ma le donne non le posso soffrire, mi urtano i nervi.
— Ooh!...
— In certi casi, s’intende, come questo. Luzzi, — prese per un braccio il suo segretario — telegrafate subito a S. E. il Ministro che occorrono denari, che il fiume ingrossa sempre, e che lo stato morale della popolazione è depresso.
Il segretario correva.
— Luzzi! — lo richiamò — aggiungete che le autorità sono sul posto, incoraggiando e aiutando.
Un omino vestito di nero, col cranio coperto da una papalina di pelle, si avvicinò al gruppo delle autorità, biascicando tra la spalla del sindaco e quella del sottoprefetto:
— Monsignore mi manda a vedere se la sua presenza è necessaria... a dir il vero, ha i suoi reumi che lo tormentano...
— Ma stia comodo Monsignore! — esclamò il