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nere. Ella ne staccò un ramoscello e me lo offerse dicendomi: Vi piace?»

Un’espressione di durezza scese sul suo volto; nello zaffiro trasparente delle sue pupille parve ondeggiasse un velo.

— Sono belli questi piccoli fiori — riprese Dina con timidezza.

— Belli — ripetè Senio automaticamente, intanto che il suo pugno dischiuso lasciava cadere a terra i petali bianchi.

E come se il suo spirito già lontano fosse affatto staccato dal corpo, egli rimase immobile e muto ai piedi del muricciolo.

Senza poter intendere nulla di quanto avveniva nell’animo del suo amico, Dina si sentì presa da un’indicibile malinconia, come se fosse stata abbandonata sola in un bosco. Capiva che Senio le sfuggiva, che non era più con lei, e questa sensazione nuovissima le stringeva il cuore sino a soffocarla.

— Io mi ricordo anche quando sei andato