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— Il ritratto? bravo! Non ne ho avuti mai, dopo quello che mi fece prendere la zia col mio abito da comunione, così lungo che sembro una vecchia e cogli occhi bassi sul libro di preghiere... Un ritratto dove non si vedono gli occhi! Domando io se è un ritratto!

— Ah! quanto agli occhi non te li assicuro neppur io. E solamente lo schizzo, capisci? La silhouette. Stai benissimo su quel muro, sei artistica. Potresti ispirare un quadretto di genere intitolato: La primavera.

Dina arrossì di piacere a sentirsi dire tante belle cose, e intanto Senio levava di tasca il suo album e preparava la matita.

La fanciulla era veramente carina nella sua posa improvvisata, coll’esile corpicciuolo emergente sullo sfondo del cielo, la vita sottile, il collo delicato, un tutto insieme che faceva pensare alla snellezza di uno stelo. Il venticello di marzo le scomponeva i capelli sulla fronte, ravvivando Tincarnato delle sue guancie co-