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un calmo, ma invincibile oppositore. L’atavismo contadinesco prendeva qui una completa rivincita sulle levigature e le modificazioni, che una profonda coltura aveva impresse nel suo spirito. Egli non poteva considerare la donna che sotto l’aspetto antico di femmina e di madre. L’idea di un commercio superiore e spirituale con una persona dell’altro sesso, questa idea invadente nei nuovi ideali di una società raffinata, idea sovente discussa coi suoi compagni, urtava contro lo scetticismo della razza, trasfusa in lui per un lungo ordine di donne massaie e sottomesse.
Nemmeno ai primi albori della giovinezza, quando i suoi compagni scrivevano dei versi Ad una, egli non era stato turbato da nessuna visione femminile. Disprezzava profondamente i rosei gioghi; ne aveva anche paura.
Il solo pensiero di menomare coll’amore quell’insieme di forze che lo rendeva fiero e indipendente, gli era insoffribile.