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Senio intanto girava su e giù, guardando i vecchi oggetti che conosceva, toccando i nuovi. Quest’abitudine di toccare tutto gli era valsa, da bambino, una quantità di rimbrotti, anche per parte di Corinna. Ma adesso ella era felice di vederlo posare le mani sopra i suoi lavori, i suoi libri, le ultime cose comprate; e spiava sul volto di lui, ansiosamente, l’approvazione.

Pensare che era suo fratello! che lo aveva allevato lei dalla età di dieci anni, che lo aveva amato, protetto, aiutato in tutti i modi! Che cosa bisognava fare ancora per lui? per renderlo grande, grande sopra tutti gli uomini?

Nella pienezza di questi sentimenti, Corinna provava la stessa voluttà misteriosa che, fanciulla, le ispirava l’aspetto della natura, o la grandiosità di un amore impersonale, senza limiti. La sua anima profondamente religiosa viveva di queste aspirazioni, e mentre la sua ragione negava Dio, tutto il suo essere si