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lettura, che facevano entrambe alla sera, in letto, prima di addormentarsi; così se Orsola voltando le pagine del Manuale cristiano sentiva qualche scrupolo, e se Corinna sprofondandosi nella scienza positiva dimenticava l’amica, v’era sempre la notte di mezzo che accomodava tutto, per cui al dimani si ritrovavano a riprendere la loro vita, come niente fosse.
In questo ambiente calmo e ristretto, in questo strano gineceo, venne a cadere Senio, dopo un anno intero passato all’estero.
Fu con un vero slancio d’affetto ch’egli si strinse fra le braccia la sorella, baciandola sulle ruvide guancie e premendole le mani senza riuscire a chiuderle nelle sue.
— E Orsola? — domandò quasi subito.
— Sta benone.
— Sempre la stessa?
— Sempre. Se il suo confessore le dicesse che il primo pensiero di un uomo e di una