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maginazione ne riportasse la più piccola macchia. La sua immaginazione sembrava d’amianto, usciva illesa da qualunque fuoco. I suoi sensi, come guerrieri vestiti di maglia, elmo e scudo, resistevano agli attacchi.

Lesse così interi trattati di scienza medica; non fu eccitata nè nauseata dallo studio dell’uomo, nei più minuti particolari del suo essere, nelle sue grandezze, nelle sue miserie. Si sentì invece spinta ad amare sempre più i suoi simili non nella concentrazione meschina di un uomo, ma nella sconfinata famiglia dell’umanità.

Da questo connubio di scienza acquisita e d’ignoranza vissuta, di estrema audacia da una parte e di continenza dall’altra, ne risultava un complesso bizzarro che dava alle sue parole ed alle sue opinioni un carattere stravagante, per cui si esprimeva in un modo affatto differente dalle altre persone, specie del suo sesso.