Pagina:Neera - Senio, Galli, 1892.djvu/41


— 27 —


bilità di avere uno di tali strumenti a sua disposizione.

Intanto si era inoltrato a casaccio per una delle due vie, pensando che, alla fin dei conti, egli poteva credersi il re del paese. Il freddo che lo aveva sorpreso al primo momento, non lo molestava più; il vento lo divertiva; la neve gli sembrava buffa; la solitudine originale: — Come voglio ridere con Stefano! — esclamò ancora a voce alta, ingoiando un altro bioccolo di neve.

Qualche cosa si avanzava verso di lui, un uomo, evidentemente, quantunque la parte inferiore del corpo fosse sprofondata nella neve e la superiore coperta da un sacco che gli faceva le veci di cappello e di mantello, per cui nulla si scorgeva. Egli camminava, stretto nelle spalle, col capo basso, soffiandosi nelle mani.

— Amico, di grazia, fermatevi un momento.

La massa informe si fermò di mala voglia.