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A parer mio, Neera è riuscita assai bene in questa nuova forma ed ha il merito grande di aver rotto il ghiaccio perchè è il primo esempio del genere che abbiamo in Italia.

Nè credo errare affermando che questa è la miglior opera dell’insigne scrittrice, opera molto più profonda, molto più utile che non tutti i suoi ottimi e desiderati romanzi.

Una parola di lode — e se la meritano davvero — agli editori Chiesa e Guindani che hanno il primato in Italia per le pubblicazioni che oltre ad avere un reale valore letterario, ne hanno un altro per l’eleganza dell’edizione. Questo libro di Neera è un piccolo gioiello per la sua veste accurata e piccina quale l’autrice si era prefissa onde suo figlio, per cui particolarmente è scritto, potesse tenerlo continuamente con sè e consultarlo ad ogni giorno della vita.

Tunisi, 22 Marzo 1891.

(La Voce di Tunisi).


Ogni qualvolta mi trovo dinanzi un libro scritto da mano femminile, l’apro quasi con titubanza e se penso di doverne, dopo la lettura, scrivere le mie impressioni, mi si raddrizzano i capelli! Come potrò — penso io — liberarmi da quella certa cavalleria che deve accompagnare ogni gentiluomo allorché si trova in presenza di una donna; come potrò sciogliere il mio pensiero da ogni riguardo nell’esporre la propria opinione? Si sa, solamente