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A poco a poco la passeggiata si allungava. Andavano a finire, quasi sempre, e con lo scopo di frammezzare la fatica, a qualche birreria sconosciuta, ai piccoli alberghi presso le barriere. Bevevano silenziosamente e poi se ne tornavano, fianco a fianco, braccio a braccio, lei sempre devota, sottomessa, servile; lui cedendo all'impero occulto dell'abitudine, prendendo il gusto di quelle strade, di quella compagnia, di quella assenza assoluta di imposizioni; attaccandosi ai piaceri materiali di un posticino comodo e di una data qualità di Graz — sentendo con una compiacenza scettica l’indifferenza che saliva, che gli cingeva di fasce morbide nervi e pensiero.

Ed ogni volta, al ritorno di quelle gite le quali serbavano nella volgarità prosaica della loro essenza qualche cosa di furtivo, l’Ernesta era sempre più dolce, pieghevole, sottomessa, umilmente amante, acutamente dominatrice; tendendo con tutte le sue forze a nascondersi