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gine e senza imbarazzo. Aveva il dono della mediocrità portato al suo punto estremo e questo, congiunto all’altro dono dell'assimilazione, dell’adattamento, la metteva in grado di assottigliarsi quando era il caso di passare fra due pericoli, di innalzarsi per raggiungere una meta elevata, oppure di discendere fino all'impossibile se la meta era in basso. Fredda, non avendo niente da difendere nè da sostenere, ella camminava dritta al suo scopo, riunendo su quello tutte le forze, col vantaggio grandissimo di non dover combattere nè passioni, nè pregiudizî, nè affetti, nè sensazioni; non avendo quindi nè impeti, nè collere, nè rimorsi, nè accasciamenti, nè nausee; pronta a qualsiasi cosa.
Non più colta delle sue pari, ma meno sciocca, ugualmente volgare, ma più avveduta, ella aveva studiato così bene il carattere di Senio che poteva oramai interpretarne anche i pensieri.