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Quando fu l'ora destinata dal chirurgo per l’operazione di congiungere le ossa fratturate, ella, nel suo pieno assetto di governante assistette, intelligente, svelta, con l'occhio sempre attento al momento opportuno per dare una benda, per stringere un laccio, avendo anche occasione di mostrare la vigoria non comune dei suoi muscoli.

A operazione finita, essendo stata raccomandata dal dottore la più grande quiete, ella chiuse le imposte della finestra e, dato ordine al portinaio che sorvegliasse il malato mentre ella si assentava una mezz’ora, uscì rapidamente, allacciando i nastri del cappello sulla scala.

Tornò, secondo aveva detto, poco più di mezz’ora dopo, e le prime parole furono per informarsi se tutto procedeva con ordine. Fece allora entrare un facchino che l’aveva seguita con una piccola valigia, e, licenziati insieme facchino e portinaio, si lasciò cadere sopra una