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stanze solenni, come in un giorno di festa religiosa o patriottica, i padroni delle officine avevano concesso agli operai mezza giornata di libertà affinchè la dimostrazione riuscisse della maggiore imponenza affermando altamente il suo significato morale. Ed operai e padroni, tutti uniti, tutti d’accordo a muovere silenziosi chi in vettura, chi sui carri, chi a piedi verso la vicina città dove aveva luogo il processo.

Nasceva un fatto nuovo, singolarissimo, una specie di rivelazione in tutte le coscienze quali si trovano sfogliando le pagine più gloriose del cristianesimo o delle rivoluzioni dei popoli. Un’anima aveva parlato alle anime, era giunta a loro traverso le ardue vie dell’ignoranza, della malafede, della malignità. Ancora una volta la magica verga aveva percosso la creta e la sorgente zampillava alta verso il cielo.

L’aula della Corte d’Assisi non era sufficiente a contenere l’onda del popolo che si