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le anime di Stefano e di donna Clara avrebbero potuto salire insieme? Chi sa quale amore nuovo, sconosciuto, affatto diverso dall’amore che li aveva resi infelici, si preparava a loro nella fusione intima ed immateriale di un ideale altissimo?
Davanti a loro Senio risentiva quella specie di rispetto mistico, quella religiosità arcana che si sprigiona dagli altari e dai templi eretti nelle foreste, dove dalle porte spalancate entra potente il soffio della natura e sembra che Dio stesso si faccia ministro della propria fede per presentarla pura e intatta agli uomini.
Quando la signora Aldobrandi si accomiatò, serena, e che Stefano lasciandola sulla soglia parve raccogliere da lei un nuovo vigore, Senio si sentì così infelice, così orribilmente misero come mai gli era capitato nella vita.
Nel giorno del dibattimento il piccolo paese fu in moto fino dall’alba. Come nelle circo-