Pagina:Neera - Senio, Galli, 1892.djvu/235


— 221 —


— Noi ci alziamo sempre presto, Senio; ti saluteremo domani.

Disse ciò con una voce che sembrava venir da lontano, tanto appariva velata e quasi rinchiusa da ostacoli invisibili.

— Porto una gioia con me, ed è la sicurezza che la tomba di Corinna resta affidata alle tue cure.

Senio rispose così; ma appena pronunciate tali parole avrebbe voluto ritirarle; solo udendole si accorse di quanto fossero gelide, sopratutto in quell’istante; e come egoistiche sotto la loro forma gentile. Egli cercava il modo di correggerne la dura espressione, quando la voce un po’ tremante della fanciulla si affrettò a soggiungere:

— Sì, puoi essere sicuro.

La manina si staccò dal tronco, leggera, fiera, tendendosi a lui. La vide fendere l’ombra, suscitandogli ad un punto cento diverse emozioni ed immagini, posarsi nella