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Orsola, modesta e costante alla sua fede, si avvicinò ed asperse il cadavere con acqua benedetta, ne chiuse le palpebre, tirando il lenzuolo sopra la testa; poi toltosi dal petto un crocifisso lo collocò sul petto della morta, si inginocchiò nel corsello e pregò. Senio prese Dina per mano e la condusse via.

Quando la notizia della morte si sparse per il paese fu un dolore generale, ed una processione mai interrotta continuò tutto il giorno a visitare la spoglia di colei che sapeva amare e beneficare. Ma il giorno del funerale Senio per poco non ammalò. Tutta quella tristezza, quella morte, quell'abbandono gli riempivano l'anima di desolazione. Non trovava in sè nessun conforto, nessun pensiero che lo elevasse alla malinconia dolce della contemplazione filosofica od alla malinconia più dolce ancora dei cuori che amano. Mentre Orsola e Dina recitavano le ultime preghiere sulla cassa chiusa, egli ben si accorgeva che qualche