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dole le mani per farle coraggio e per ringraziarla. La luce del candeliere, piovendo dall’alto sembrava circondare di una mite aureola i suoi modesti capelli castani e la fronte pura d’angelo addolorato; ma sotto l’occhio, scendendo fino al mento, un lieve solco, quasi una traccia di lagrime, dava al suo volto di vergine una strana espressione appassionata.

Senio la guardò con un sentimento misto di pietà e di ammirazione; così dolce, così casta, così rassegnata, così giovane ancora, eppure già tocca nella freschezza primitiva di fiore, bocciolo che incomincia ad avvizzire prima di schiudersi. I suoi occhi senza fiamma, pieni di una indicibile tenerezza repressa, sembravano coperti da un velo, il velo dei tabernacoli abbandonati. Le forme gentili del suo corpo si piegavano, si rilassavano nell’inazione; il suo collo seguiva già la curva malinconica degli steli abbattuti.

Senio si sentì preso repentinamente dal