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Un telegramma lo còlse all'improvviso: Corinna muore.
Era sera già inoltrata quando Senio giunse alla casa paterna, e prima ancora che toccasse il battente della porta, gli venne ad aprire Dina con un lume in mano.
— Riposa — fu la prima parola che disse la fanciulla ponendosi il dito sulle labbra. Si avanzarono tutti e due piano piano fino all'uscio della camera, dove Senio si affacciò. Corinna riposava difatti, col viso rivolto verso il muro e Orsola la vegliava pregando.
— Lasciala dormire — ripetè Dina prendendo Senio per un braccio e tirandolo indietro.
Egli la seguì con poca conoscenza di quello che faceva, non sapendo ancora fino a qual punto il caso fosse grave. Si trovavano in un corridoio, che precedeva la camera e serviva