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appunto l'immenso merito dell’amore di lei: la spontaneità e la generosità. Invece di intenerirsi per tutto quello ch’ella gli aveva dato, in confronto del poco offerto da lui, si inorgoglì, si agghiacciò.

Incominciava a calmarsi, a star bene. Infine, concluse, l’amore non è altro che il bisogno che una persona ha di un’altra persona; una cosa tanto egoistica e volgare come il desiderio di mangiare, di camminare, di dormire. Sono i poeti e le donne che lo hanno voluto circondare di un nimbo serafico. La moderna filosofia è tutta d’accordo per rilegare l’amore nel suo umile posto di riproduttore della specie. E una meschinissima larva che troppo a lungo si è ammantata della gloria di un Dio.

Due sigari fumati l’uno dopo l’altro aveano aiutato la sua disposizione a mettersi dalla parte della ragione. Dopo un breve dialogo con un compagno di viaggio, interrotto dal percorso semibuio di una galleria, Senio