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svelandogli certe debolezze del partito avversario, delle quali bisognava subito profittare con un ben ordinato attacco. Si diedero appuntamento al Circolo e si salutarono perchè l'amico aveva fretta. Senio continuò la sua strada e i suoi pensieri.
E non poteva lasciare un biglietto per me? Vale la pena di chiamarsi amici, di vedersi tutti i giorni, per trattarmi poi come il primo venuto? È dunque una civetta anche lei, nient’altro che una civetta; più raffinata, più intelligente, ma civetta. Qualcuno l'aspettava alla villa; certamente non può essere che così. Ha ubbidito ad una chiamata, forse ad un ordine. Io le ho servito, nell'interregno, come una pera per la sete. Ora beverà!
Una rabbia sorda lo martellava. Gettò bruscamente il sigaro, battendolo contro il muro, e gli venne un odio improvviso per tutti gli uomini che donna Clara conosceva, un desiderio di sfidarli, di percuoterli. Ah! percuo-