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L’anno incominciò con lunghe pioggie, fitte, insistenti. Senio aveva molte cose da fare e si trovava tutti i giorni in giro, a lottare coi piedi nella mota e la testa fra gli ombrelli. In tale condizione si incontrò un giorno faccia a faccia con la signora Aldobrandi. Ella era tutta coperta di pelliccia, con una veletta intorno al cappellino. Si guardarono intensamente, quasi urtandosi, salutandosi appena.
Quando fu passata, Senio ebbe il rammarico di non averla salutata meglio e di non avere tentato almeno di parlarle. I suoi occhi dietro la veletta fitta a puntolini di ciniglia, gli erano sembrati più brillanti che mai, pieni di un ardore misterioso.
L’ebbe in mente per tutto il giorno; si rammentò l’indirizzo della sua abitazione, e dopo pranzo si trovò senza accorgersene davanti al portone della casa. Ma una volta là, ebbe a riflettere che non era conveniente presentarsi di sera per una prima visita ad una signora.