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per ironico contrasto, che in quello stesso momento egli fosse più che mai sorridente, più chiara apparisse la trasparenza delle sue pupille attraversate da un raggio di malizia, per cui riusciva tanto più desiderato quanto meno egli era disposto al contraccambio.

Le madri le guardavano con quell’occhio speciale che ricorda l’avidità della rondine in cerca di moscerini per i suoi piccoli nati. Avrebbero voluto assorbirlo, magnetizzarlo. Si chiedevano con una sorda inquietudine: A chi toccherà?

Le ragazze contegnose, pudiche, dominate da un segreto imbarazzo si limitavano a dichiarare che il giovane avvocato ballava come un angelo.

«Fratello — gli scriveva Corinna — da questo cantuccio dove ho passata la vita pensando a te, ti seguo ancora col pensiero e coll’anima. Se fossi religiosa pregherei giorno e notte per te; se fossi ricca ti farei padrone