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Strano. Quest’uomo che negava l’amore, che si sentiva inetto a provarlo, lo andava suscitando intorno a sè sotto tutte le forme, inconsciamente, con la prerogativa fatale della salamandra di vivere in mezzo al fuoco senza ardere, e la specialità singolarissima lo conservava sereno, forte, con un tale vantaggio immediato sopra i suoi compagni, che egli non poteva a meno di commiserarli tutti nella loro bolgia perpetua di desideri, di lotte, di disinganni, di spasimi, di lagrime.

Egli era ben sicuro di non cedere mai. Insensibile alle ebbrezze della poesia, al fascino delle idee trascendentali per cui muoiono i martiri e gli eroi, quale corazza lo salvava dalla donna? Non si sarebbe, almeno una volta, arreso all’eterno femminino, non si sarebbe piegato ai piedi della fragile e potente iddia?

I suoi amici lo aspettavano al varco; ma egli aveva sfatato il nemico prima di affrontarlo. Considerava la donna come una stella