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Come la mia anima fu perduta alla grazia. | 41 |
— Mentre io...
— Precisamente.
— E allora come si fa?
Giannina pose sulla fronte il suo bianco dito in attitudine pensosa; ecco il risultato de' suoi pensieri.
— Vi abbisogna per lo meno un anno di scuola.
— Dove?
— Dove volete; più lungi, sarà meglio.
— Allontanarmi di qui?
— Eh! naturalmente.
— E la marchesa?
— La marchesa vi darà il buon viaggio.
— Ma ella non permetterà.
— Si parte senza il suo permesso.
— Un atto d’insubordinazione!
— Siete uomo o che cosa siete? Siete o non siete padrone della vostra volontà? Volete seppellirvi in questo castello? Volete diventare un coccodrillo come i vostri precettori, un papero come Zaccarone? E l'amore di Giannina, dite, non lo volete l’amore di Giannina?
L’ultimo argomento era il più convincente di tutti; le baciai l’estremità delle dita mormorando:
— Farò tutto quello che vi aggrada.
— Anche se non aggradisse totalmente a voi? — domandò la mia regina, trattenendomi la mano con dolce violenza.
— Ed è possibile?
— Frasario da innamorato, fingerò di crederlo, ma state all’erta per non tradirvi.
— Quando devo partire?