Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
32 | Novelle gaje. |
muroso di abbeverarmi a quella fonte salutare lo apersi e la prima cosa che mi cadde sotto gli occhi fu una canzonetta del beato Alfonso de’ Liguori, tutta virgolata con matita rossa. Eccone un saggio:
Dov’è quel tempo, o Dio, |
Non fui in grado di finirla. Quella canzone che avevo letta tante volte infiammato d’amor divino mi sembrava allora tutta spirante voluttà e mollezza.
Da ogni virgoletta sembrava scaturisse una scintilla, Sembrava che quella scintilla mi ripetesse l’eco melodioso della voce di Giannina.
Mi toccai la testa per assicurarmi che l’avea sulle spalle; la testa c’era, ma il cervello?
Si ha un bell’imprigionare la natura, violentare le sue leggi, circoscriverla entro limiti dati e approvati; si ha un bel proclamare la superiorità dell’anima sul corpo, dello spirito sulla materia; questa materia che è la prima e forse l'unica base del nostro essere, freme