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262 | Novelle gaje. |
— Proprio. Tuttavia la vostra Peppina è una cara ragazza che potrà trovare facilmente...
— Credete?
— Certo; purchè voglia adattarsi...
— Si sa bene! a questi lumi di luna!
— Per esempio un uomo un po’ attempato...
— Oh Dio, sì, cosa importa?
— Purchè sia galantuomo!
— È l’importante. Noi sappiamo bene che tutto il resto è illusione... ma!
— Ma!
Le due matrone si sprofondano in meditazioni retrospettive.
Finalmente l’amica mette avanti un Tizio — si diffonde in elogi — fa intravedere che si potrebbe... mediante il di lei intervento... Già è un suo intimo e una parola detta da lei...
La buona madre si commove; avvicina la sedia, le stringe la mano con effusione e mormora:
— Mi raccomando!
— Lasciate fare a me. Che Peppina però non sappia nulla!
— Oh! figuratevi — nulla affatto.
Nuova stretta di mano e il contratto è stipulato.
Non è raro il caso che Peppina frattanto giuri eterno amore a un Tizio di sua elezione — ma è un incidente di poca importanza.
Chi se ne cura?