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UNA LEZIONE DI LINGUA TEDESCA.
Et je fis deux heureux à la fois!
accontate — io dissi — ed egli incominciò: «Compivo a Bergamo l’ultimo anno di liceo quando, stimolato da un amico, mi posi in capo di studiare il tedesco, e lo stesso amico s’incaricò di scegliere il professore — un professorone coi fiocchi certamente, un Anderbuchen o un Vlandisbachen colla barba, cogli occhiali e con tutto lo scibile umano nel cervello.
— Vieni — mi disse un giorno l’amico prendendomi sottobraccio — voglio presentarti alla fonte eccelsa dove noi beveremo a ondate, a fiotti, a torrenti la tedesca sapienza.
Prendemmo la salita di città — e su e su lungo i Torni che serpeggiano a guisa di spira sul cocuzzolo della montagna.
— Dove diavolo mi conduci?