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90 | Novelle gaje. |
Sofia ascoltava avidamente passando una mano (con troppa civetteria per verità) in mezzo ai suoi capelli biondi e spalancando gli occhioni
Pieni di fiamme gialle?
Sofia che un momento prima aveva riso per il bleu marin, a quella improvvisa fiamma gialla tornò da capo, sconcertando un poco la gravità di Emanuele. Egli lasciò passare lo sfogo poi tornò a leggere, voltando pagina:
Quando cadran le foglie e tu verrai |
Ah! che voce, che espressione. Emanuele leggeva straordinariamente bene. Forse accentuò troppo questa quartina:
Dove sei, dove sei tu che m’hai detto |
Io non credo, no, è impossibile, ch’egli volesse alludere al passato — un uomo così serio! — nondimeno Sofia parve leggermente commossa e lo pregò a desistere perchè in quelle poesie non trovava nessun concetto nuovo, nulla veramente che valesse la pena di occuparsene.
Emanuele rintascò il libricino giallo. Parlammo di teatri, di russi, di turchi e dell’Adelina Patti.