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mistero. | 75 |
Si faceva più tenera, più mansueta. Acconsentiva a intrecciare corone insieme a Maria, mostrava di interessarsi al suo piccolo mondo di insetti e di fiori. Quando rideva, le si illuminava tutta la faccia, ed aveva allora un’espressione così nuova che la dolce fanciulla non rifiniva dal guardarla e dall’ammirarla. Le disse una volta:
— Mària, non sei più la Mària di prima. Qualche cosa di diverso c’è in te.
E quella a ridere coi dentini fitti e bianchi, che sembravano voler mordere le labbra. Le era spuntato da poco tempo un nèo sulla guancia destra.
— È questo spino nero che ti ha cambiato — diceva Maria. — Non ti ha cambiata male; ma, se ti annoia di tenerlo, io potrò ben levartelo.
— No, no guai a te! È la mia bellezza.