Pagina:Neera - Nel sogno.djvu/71


maria. 57


sia e di gratitudine, il pino silvestre dal forte profumo resinoso.

— Come odora buono! — diceva. — Tanto buono e tanto forte!

E già amava quelle brune pareti, dove scorgeva, come in tutto il resto del creato, una catena ininterrotta di benefizi; le toccava con amore, con devozione. Non poteva neanche dire di essere felice: perchè la felicità per lei era lo stato naturale di tutti gli esseri viventi; ma tale intima sensazione la esprimeva nell’irradiamento di tutto il volto e in un crescendo di vitalità, per cui le accadeva di serrarsi stretta la sorella fra le braccia, quasi il suo cuore non fosse abbastanza grande per contenere tanta gioia.

Alla famiglia di pastori che avevano allevate le due piccine un’altra famiglia era subentrata, e nuovi rapporti di una o due volte l’anno recavano ai solitari