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44 maria.


Il prete parlava loro di Dio come di un padre pieno d’amore e di magnificenza; dipingeva le gioie del paradiso con colori smaglianti, le cantava con strofe poetiche, ma giammai parlò dell’inferno. Esse non conobbero neppure il nome dei peccati, neppure la parola peccato. Similmente virtù, che anche di rado usciva dalla bocca del prete, aveva per esse un significato complesso di bellezza, che non le conduceva a nessuna antitesi brutale, che era semplicemente ciò che doveva essere.

Perchè rivelare la colpa in quell’Eden? Chi avrebbe osato, chi avrebbe potuto introdurvela? L’asceta si esaltava in tale concetto di purità assoluta; gli sembrava di vedere alla falda della montagna un arcangelo colla spada fiammeggiante nell’attitudine di difenderla. Il suo sogno si mutava in realtà. Un mondo