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18 l'asceta.


lavorato dagli uomini, Divino Fattore, questa purezza, questo profumo versateli sui vostri servi, così che noi possiamo, simili al fiore, seguire la vostra legge, e, chinando il capo alla mano che ci coglie, dire: Ei volle!„


I parrocchiani gli volevano bene, ma i suoi compagni del clero, che vedevano in lui un esempio troppo pericoloso, non tardarono a mormorare: e che egli era un mattoide, che a furia di prendere il Vangelo alla lettera avrebbe ricondotta la società ai tempi barbari, che invece di andare cantando e predicando nei prati, avrebbe fatto meglio a curare la sua chiesa, la quale, meschinella, si co-