Pagina:Neera - Nel sogno.djvu/21


l'asceta. 7


del sasso, il quasi impercettibile spostamento dei rami, dei sottili fili d’erba al passaggio di un insetto, gli riempivano il cuore di una dolcezza traboccante; per cui la sua preghiera era spesso accompagnata da altre piccole preci, da slanci di riconoscenza e d’amore, da un tenero delirio e da una compenetrazione così intima della bontà e della grandezza di Dio che lagrime di consolazione gli scendevano dagli occhi, e, trovandosele poi sulle mani e sugli abiti, egli non sapeva più se fossero le lagrime proprie o la stessa rugiada che cadeva dal cielo sui fili d’erba e sugli insetti.

Mormorò a bassa voce: “L’invisibile si è rivelato a me, io sento la voce della solitudine.„ Poi si tolse d’in sui ginocchi e stette ritto colle braccia conserte.

Era una piccola figura d’uomo, molto