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154 il male.


confessati, denudati davanti al tuo Signore. Sei stato giusto come Egli prescrive? o non hai amato troppo una delle sue creature? Non ti sei insuperbito, non hai tripudiato specchiandoti in lei con una compiacenza che doveva offendere Dio? Sei tu stato abbastanza puro? Hai sempre ascoltata la sua voce, o non piuttosto la voce del tuo egoismo e della tua vanità?... Ma se io solo, se io solo sono il colpevole, perchè lanciare i tuoi fulmini, o Signore, su quelle due poverette?

Quando l’eccesso del dolore lo portava a tale inchiesta; era preso quasi subito dall’orrore della bestemmia pronunciata. Come? Egli osava ora di giudicare Dio? A quale abbiettezza era dunque giunto?. . .

Atterrito, si gettava al suolo e, colla bocca sulla dura terra, mormorava: