Pagina:Neera - Nel sogno.djvu/159


il male. 145


l’asceta non si muoveva nemmeno, paralizzato nella intensità della sensazione mistica.


· · · · · · · · · · · · · · ·

— Chi siete? che volete da me?

Aveva tentato di rizzarsi in piedi, ma per l’estrema debolezza vacillava, e sarebbe caduto se il forte braccio del montanaro non lo avesse prontamente sorretto.

Era il fratello del pastore, colui, che venuto un giorno a dare la triste novella, ritornava, col cuore diviso fra la pietà e la speranza.

— Padre, permettete che anch’io vi chiami così, poichè la volontà di Dio mi manda in un simil giorno; ben altro era lo scopo della mia venuta!

L’accento, il gesto, erano quelli di un