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il male. | 135 |
vano un tempo di sì dolce entusiasmo, le sfilavano davanti lasciandola indifferente.
Il buon padre le disse:
— Tornerà la primavera, e con essa i fiori, le farfalle e la gioia della mia diletta.
Ella scosse la testa melanconicamente. Non era tutto un inganno? I fiori appassivano, morivano le farfalle, la gioia si cambiava in cordoglio. C’era un veleno nei raggi del sole, l’erba imputridiva, e le acque le più cristalline, scorrendo sulla terra, si facevano torbide e dense. Niente era puro al mondo.
Quest’intimo pensiero, fisso come un chiodo, tagliente come una lama, fondo, solitario, la attaccava nelle sorgenti stesse della vita. Ammalata di offesa al pudore, un pudico silenzio era il velo nel quale si ravvolgeva tutta; ma alla notte il let-